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Neuropatie periferiche: From Bench To Bed

Monica PINTO

Segretario Regionale S.I.M.F.E.R. Campania-Basilicata

Direttore S.C. Medicina Riabilitativa, Istituto Nazionale Tumori – IRCCS – Fondazione G. Pascale, Napoli, Italia

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I fisiatri devono sempre più confrontarsi con un ambiente multidisciplinare e multiprofessionale ed integrare in contesti di real-life conoscenze scientifiche, problematiche organizzative e bioetiche, applicazioni di AI, nuove tecnologie diagnostiche e terapeutiche. Le neuropatie periferiche ben si prestano ad un approccio di ricerca traslazionale che si riassume nei termini from bench to bed ovvero dal laboratorio al letto del paziente. Esse rappresentano un ampio ed eterogeneo gruppo di malattie che colpiscono il Sistema Nervoso Periferico, ad eziologia molto diversa (dalle forme genetiche a quelle acquisite dismetaboliche, infettive e post-infettive, secondarie a trattamenti, autoimmuni) e con quadri clinici che possono variare significativamente tra loro per esordio, decorso e prognosi.

La diagnosi si fonda non solo sull’attenta anamnesi ed esame clinico ma anche su esami bioumorali e strumentali di complessità significativa ed in alcuni casi sull’accertamento bioptico. Sino al 2019 nella popolazione generale si riportavano dati di incidenza di circa il 3% ed al di sopra dei 55 anni di circa 8%, tuttavia tali dati sono ormai verosimilmente sottostimati a seguito della pandemia Covid19 e dell’utilizzo sempre più esteso dell’immunoterapia in molte patologie non solo oncologiche. Molti casi, soprattutto di lieve entità, possono sfuggire alla diagnosi ed alla terapia appropriata ed essere causa di persistente limitazione delle attività e della partecipazione, di svantaggio

lavorativo e sociale e quindi avere ripercussioni sulla qualità della vita percepita dalle persone affette.

Il corso è nato con lo scopo di mettere insieme esperienze e conoscenze di colleghi fisiatri e di altre discipline per un update su questo gruppo di patologie con approccio multidisciplinare e multiprofessionale, dagli aspetti preclinici della neuroinfiammazione a quelli diagnostici e terapeutici, in coerenza con il modello biopsicosociale dell’International Classification of Functioning, Disability and Health promossa dal OMS e con il Piano di Indirizzo per la Riabilitazione (G.U. n.50 del 02/03/2011). La diagnostica per immagini ed in particolare l’ecografia insieme con tecniche di blocco nervoso sono parte del patrimonio di conoscenza e pratica dello specialista fisiatra ed infatti, ad integrazione dell’offerta formativa del Corso Nazionale, la mattina prima dell’inizio del corso si è tenuto il Corso Pratico Blocchi Nervosi Eco-guidati. Durante il pre-Corso i partecipanti hanno utilizzato ecografi a sonda wireless per la visualizzazione del decorso dei principali nervi periferici degli arti superiori ed inferiori e l’identificazione dei punti di repere utili per i blocchi anestetici ed antalgici, infine hanno effettuato prove di blocco eco-guidato su polli. Il corso ha riscosso un notevole successo di iscritti con l’esaurimento di tutte le iscrizioni ECM e con la partecipazione di specializzandi delle Università Vanvitelli, Federico II, Sapienza, Bari, Catanzaro Magna Graecia, Politecnica delle Marche.

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