ARTICOLO ORIGINALE
Sviluppo in lingua italiana di due questionari brevi per l’incontinenza urinaria: lo Urogenital Distress Inventory-6 e l’Incontinence Impact Questionnarie-7
Marco MONTICONE1,2, Gianmarco CORRIAS2, Calogero FOTI3
1 Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa, Dip. Scienze Mediche e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Cagliari
2 S.C. di Neuroriabilitazione, Dip. Neuroscienze e Riabilitazione, Azienda Ospedaliera G. Brotzu di Cagliari.
3 Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Sintesi
Scopo: Adattare culturalmente e validare le versioni brevi dell’Urogenital Distress Inventory e dell’Incontinence Impact Questionnarie per l’uso in lingua italiana nelle donne con incontinenza urinaria.
Metodi: Abbiamo sviluppato le versioni italiane dei due questionari mediante un processo di adattamento culturale da parte di un comitato di esperti. In seguito abbiamo somministrato le due scale a 100 donne (età media 58,02+/-11.9) con incontinenza urinaria al fine di valutare la consistenza interna (alpha di Cronbach), la stabilità temporale (coefficiente di correlazione intraclasse, ICC 2,1) e la validità di costrutto mediante verifica di ipotesi a priori.
Risultati: I questionari adattati sono stati ben accetti da tutti i pazienti. La consistenza interna per la versione breve dell’Urogenital Distress Inventory è risultata di 0.61 e di 0.88 per la versione breve dell’Incontinence Impact Questionnarie. L’affidabilità temporale rispettivamente di 0.71 e 0.91. 9 su 10 ipotesi a priori sono state confermate dimostrando una buona validità di costrutto.
Conclusioni: Le versioni italiane delle versioni brevi dell’Urogenital Distress Inventory e dell’Incontinence Impact Questionnarie hanno mostrato livelli di affidabilità in linea con la letteratura e una buona validità di costrutto. Entrambe sono quindi utilizzabili dai clinici e dai ricercatori italiani per valutare l‘incontinenza urinaria.
Parole chiave: Incontinenza urinaria; adattamento culturale; psicometria; riabilitazione.
Introduzione
L’incontinenza urinaria è una condizione clinica frequente che influisce profondamente sulla qualità della vita in relazione allo stato di salute, sulle abilità funzionali, sul benessere psico-sociale, sul Servizio Sanitario e sui costi correlati alla malattia (1,2). L’incontinenza urinaria è più comune nelle donne che negli uomini: circa il 10% delle donne adulte soffre di questo disturbo. L’incidenza è più alta tra le persone anziane e nei soggetti ospedalizzati (2). Il suo effetto sulla qualità della vita correlata alla salute è tale da suscitare vivo interesse nell’avere a disposizione misure appropriate, affidabili e convalidate per valutare specificamente questa condizione e i suoi sintomi al fine di migliore l’efficacia del trattamento (3). La versione breve dell’Urogenital Distress Inventory valuta rispettivamente la presenza e l’entità del disagio causato dai sintomi associati a disfunzione del tratto urinario inferiore mediante 6 domande. La versione breve dell’Incontinence Impact Questionnarie valuta l’impatto dell’incontinenza urinaria nelle attività della vita quotidiana, nelle relazioni e nella qualità della vita tramite 7 domande che esaminano quattro domini (attività fisica, viaggiare, attività sociali, salute emotiva). A ciascun item, per entrambe le scale, viene assegnato un punteggio che varia da 0 (nessun problema) a 3 (elevato impatto). Al momento del loro sviluppo entrambe le scale hanno dimostrato buone proprietà psicometriche (4). Del tutto recentemente sono state adattate culturalmente e validate psicometricamente le versioni brevi dell’Urogenital Distress Inventory e dell’Incontinence Impact Questionnarie per l’uso in lingua italiana nelle donne con incontinenza urinaria (5).
Metodologia
Al termine del processo di adattamento culturale abbiamo somministrato i due questionari a donne affette da incontinenza urinaria al fine di valutarne ì) l’accettabilità registrando il tempo necessario a rispondere alle domande e chiarendo eventuali dubbi emersi durante la compilazione; ìì) l’affidabilità mediante la valutazione della consistenza interna (sono stati considerati accettabili valori di alpha di Cronbach >0.70) e della stabilità temporale mediante coefficiente di correlazione intraclasse (ICC 2,1: valori buoni se 0.70-0.85 ed eccellenti se >0.85) (6); ììì) la validità di costrutto attraverso verifica di ipotesi a priori considerando valori elevati se almeno 8 su 10 delle suddette ipotesi sono confermate (7).
Hanno partecipato allo studio soggetti di sesso femminile con incontinenza urinaria seguite presso l’Unità di Medicina Fisica e Riabilitativa di uno degli Ospedali Universitari di Roma nel periodo compreso tra Settembre 2015 e Giugno 2017. Sono state sottoposte a consulenza ginecologica o urologica per la valutazione dei muscoli del pavimento pelvico al fine di programmare un intervento riabilitativo. Criteri d’inclusione: incontinenza urinaria da stress, incontinenza urinaria da urgenza, incontinenza urinaria mista (da stress e da urgenza), età maggiore di 18 anni, buona conoscenza dell’italiano. Criteri di esclusione: vescica neurogena, decadimento cognitivo/ disturbi psichiatrici (Mini Mental State Examination <24), rifiuto di partecipare. A tutti i soggetti che hanno soddisfatto i criteri d’inclusione è stato chiesto di firmare un consenso informato.
Risultati principali
Il processo di adattamento in lingua italiana della versione breve dell’Urogenital Distress Inventory e dell’Incontinence Impact Questionnarie ha seguito gli standard internazionali (5). Ogni criticità riguardante la correttezza della procedura, i concetti espressi, il significato degli items e le opzioni di risposta è stata gestita mediante comitato di esperti con revisione delle domande non chiare. I debrifing cognitivi hanno confermato la comprensibilità e l’equivalenza delle traduzioni. Si riportano in appendice le scale adattate.
Delle 115 pazienti invitate a partecipare allo studio, 15 (13%) hanno rifiutato (problemi logistici n=8; vincoli finanziari n=4; problemi personali n=3). Le rimanenti 100 donne hanno partecipato allo studio. L’età media era di 58.02+/-11.9 anni, con un valore medio di BMI pari a 27.32+/-4.5 kg/m2. Secondo la valutazione uro-ginecologica, il 61% era affetta da incontinenza da stress, il 15% da incontinenza da urgenza e il 24% da incontinenza mista. Delle partecipanti allo studio l’81% era sposata, il 68% svolgeva attività lavorativa mentre il 32% era in pensione; per quanto riguarda il livello d’istruzione l’8% aveva frequentato la scuola elementare, il 33% la scuola media, il 35% la scuola superiore ed il 24% l’Università.
Abbiamo ottenuto i seguenti risultati psicometrici: entrambi i questionari sono stati ben accetti da tutte le pazienti ed il tempo necessario per completarli è risultato inferiore a 5 minuti. Per quanto riguarda la versione breve dell’Urogenital Distress Inventory la consistenza interna è risultata di 0.66, l’affidabilità temporale di 0.71, l’errore standard di misurazione di 8.26 e il minimo cambiamento rilevabile di 22.9, mentre per la versione breve dell’Incontinence Impact Questionnaire la consistenza interna, l’affidabilità temporale, l’errore standard di misurazione e il minimo cambiamento rilevabile sono risultati rispettivamente di 0.88, 0.91, 6.5 e 18.1. Per entrambi i questionari 9 su 10 ipotesi a priori sono state confermate dimostrando una buona validità di costrutto.
Conclusioni
Le versioni brevi dell‘Urogenital Distress Inventory e dell‘Incontinence Impact Questionnarie hanno mostrato buone proprietà psicometriche di base, in linea con quelle riportate dalla letteratura nelle versioni originali e adattate. L’uso di entrambe è raccomandato ai clinici, ai riabilitatori e ai ricercatori italiani per la valutazione dei sintomi, dell’impatto sulla qualità della vita dell’incontinenza urinaria e per migliorare la pianificazione e il monitoraggio nel tempo dell’intervento riabilitativo.
Bibliografia
- Irwin DE, Kopp ZS, Agatep B,et al. Worldwide prevalence estimates of lower urinary tract symptoms, overactive bladder, urinary incontinence and bladder outlet obstruction. BJU Int. 2011;108(7):1132-1138.
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- Lukacz Es, Santiago-Lastra Y, Albo ME, et al. Urinary incontinence in women: a review. JAMA. 2017;318(16):1592-1604.
- Uebersax Js, Wyman JF, Shumaker SA, et al. Short forms to assess life qualitty and symptom distress for urinary incontinence: the Incontinence Impact Questionnarie and the Urogenital Distress Inventory. Continence Program for Women Research Group. Neurourol Urodyn. 1995;14(2):131-139.
- Monticone M, Frigau L , Mola F, Rocca B, Giordano A, Foti C e Franchignoni F (2020): Italian versions of the Urogenital Distress Inventory-6 and Incontinence Impact Questionnarie-7: translation and validation in women with urinary incontinence, Disability and Rehabilitation 2020 Feb 5:1-7 [epub ahead of print].
- Mokkink LB, Terwee CB, Knol DL, et al. The COSMIN check-list for evaluating the methodological quality of studies on measurement properties: a clarification of its content. BMC Med Res Methodol. 2010;10(1):22.
- Terwee CB, Bot SD, de Boer MR,et al. Quality criteria were proposed for measurement properties of health status questionnaires. J Clin Epidemiol. 2007;60(1):34-42.
Appendice
Versione breve dell’Urogenital Distress Inventory
Vi capita, e, in caso affermativo, quanto siete infastiditi da…
Versione breve dell’Incontinence Impact Questionnaire
La perdita di urina ha influenzato …

