SPAZIO SPECIALIZZANDI

Valutazione volumetrica dell’arto superiore in riabilitazione oncologica mediante una tecnologia laser scanner 3D

Alessandro DE SIRE
Coordinatore della Sezione SIMFER Specializzandi
Email: alessandro.desire@gmail.com

 

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Cari colleghi,

L’articolo selezionato questo mese per questa rubrica vede come autore il Dott. Lippi Lorenzo, medico in formazione specialistica presso la Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa della Università del Piemonte Orientale di Novara.

Lo studio è incentrato sul trattamento riabilitativo di donne con linfedema correlato a carcinoma mammario (BCRL, Breast Cancer Related Lymphedema), complicanza frequente dei trattamenti oncologici con impatto negativo sia sulla disabilità che sulla qualità di vita. La valutazione del volume dell’arto superiore gioca un ruolo chiave nel management riabilitativo delle pazienti affette da BCRL. In questo contesto è stato recentemente introdotto una nuova tecnologia laser scanner tridimensionale (LS3D) in grado di scansionare il volume dell’arto superiore.

Il proof-of-principle study che vedrete descritto nelle prossime pagine ha l’obiettivo valutare l’affidabilità e la riproducibilità delle misurazioni effettuate con questa innovativa tecnologia durante un protocollo riabilitativo in 43 affette da BCRL trattate mediante complete decongestive therapy.

Per la misurazione del volume dell’arto superiore prima e dopo il trattamento riabilitativo sono state utilizzate due tecniche: il metodo centimetrico (MC), comunemente utilizzato in riabilitazione oncologica, e il LS3D.

Sono stati valutati il livello di agreement e consistency delle diverse misurazioni e la correlazione tra l’analisi inter- e intra- operatore in termini di differenze di volume totale prima e dopo il trattamento riabilitativo. I risultati hanno mostrato un’ottima correlazione sia inter che intra-operatore per entrambe le metodiche, tuttavia è stata mostrata una maggiore correlazione intra-operatore nel rilevamento delle variazioni di volume dopo il trattamento (T1-T0) a vantaggio dell’LS3D.

Pertanto, alla luce dei risultati di questo proof-of-principle study, le nuove tecnologie, in particolar modo il laser scanner 3D, possono essere molto utili per la misurazione volumetrica dell’arto superiore nell’ambito del progetto riabilitativo di donne affette da BCRL.

Infine, rinnovo l’invito a tutti gli Specializzandi Italiani in Medicina Fisica ad aderire all’iniziativa di MR inviando i propri lavori scientifici in modo che possano essere selezionati ed eventualmente pubblicati nello Spazio Specializzandi del Giornale Italiano di Medicina Riabilitativa.

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