Un approccio interessante alla formazione di questa particolare specializzazione insiste sul concetto che il medical writing è un mestiere e, dunque, dopo la scuola è necessaria la “bottega”.
Formare un medical writer è una sfida: occorre che sappia individuare il messaggio più significativo dei dati raccolti e sia in grado di descriverlo e rappresentarlo in modo convincente ma deve possedere le soft skill per gestire la pressione di tutto il team e la capacità di tenersi al passo con la regolamentazione del settore. È praticamente impossibile che un individuo possieda nativamente tali competenze che per la maggior parte devono essere acquisite e affinate.
Per questo, oltre la preparazione e l’esercitazione di base, è importante inserirsi in un contesto di mentoring affiancando colleghi esperti per perfezionare sul campo le proprie capacità ed esercitare quanto appreso durante la formazione.
Sitografia
Laura Gatti
Consulente senior di marketing e comunicazione, collaboratore di riviste in ambito farmaceutico e sanitario e blog nel settore Healthcare. Appassionata di temi trasversali quali innovazione e evoluzione dei sistemi sociosanitari.
Ha operato come coordinatore del Centro Studi IQVIA, azienda leader nel settore della consulenza in ambito Lifescience.
Ha esperienza di consulenza manageriale con particolare focus sugli aspetti di comunicazione.
È parte della giunta del settore Pharma di A.I.S.M., Associazione Italiana Sviluppo Marketing, e consulente senior in G2 Startups per il settore Lifescience.