Farmacie e GDPR

Unidad de Farmacia del hospital universitario Virgen del Valme /24/09/13 Foto. GARCIA CORDERO/OPJA

Unidad de Farmacia del hospital universitario Virgen del Valme /24/09/13 Foto. GARCIA CORDERO/OPJA

È scaduta a maggio 2019 la norma che aveva sospeso per le farmacie l’applicazione delle sanzioni in caso di inadempienza rispetto al GDPR.

A far data dal secondo semestre, dunque, scatta anche per i farmacisti italiani la necessità di adeguarsi alle norme del nuovo regolamento europeo.

Si tratta, in particolare, di adeguare le modalità e le tempistiche riguardanti la conservazione dei dati e le profilazioni dei clienti specie per quanto concerne i processi collegati ai programmi di fidelizzazione.

La Guardia di Finanza potrebbe anche approfondire le modalità di acquisizione del consenso da parte dei clienti e indagare riguardo l’informativa che accompagna la sua raccolta.

Federfarma, l’associazione nazionale di categoria, ha messo a disposizione degli associati molte informazioni ed una apposita piattaforma di diagnostica e certificazione chiamata FarmaPrivacy. È comunque opportuno che i titolari approfondiscano gli aspetti chiave della normativa e si assicurino che i collaboratori seguano le opportune procedure.

 


Laura GattiLaura Gatti

Consulente senior di marketing e comunicazione, collaboratore di riviste in ambito farmaceutico e sanitario e blog nel settore Healthcare. Appassionata di temi trasversali quali innovazione e evoluzione dei sistemi sociosanitari.

Ha operato come coordinatore del Centro Studi IQVIA, azienda leader nel settore della consulenza in ambito Lifescience.

Ha esperienza di consulenza manageriale con particolare focus sugli aspetti di comunicazione.

È parte della giunta del settore Pharma di A.I.S.M., Associazione Italiana Sviluppo Marketing, e consulente senior in G2 Startups per il settore Lifescience.

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