Il Garante ha recentemente chiarito che il professionista sanitario, tenuto al segreto professionale, non deve richiedere il consenso se i dati sono necessari per finalità di cura.
La raccolta per qualsiasi altro obiettivo, invece, è soggetta alla richiesta di consenso informato esplicito dell’interessato (art. 9, par. 2, lett.a del Regolamento).
Ricadono sicuramente in questa casistica le raccolte d’informazioni necessarie ai programmi di fidelizzazione della clientela (fidelity card) e fornitura di altri servizi commerciali, le attività legate all’offerta di servizi sanitari aggiuntivi come programmi di screening e prevenzione e i trattamenti necessari per l’utilizzo di App mediche per finalità diverse dalla telemedicina.
Il consenso è sempre necessario nel caso il trattamento sia effettuato da soggetti non tenuti al segreto professionale.
Sono soggette a richiesta di consenso informato anche attività di supporto ai pazienti per migliorare gli outcome come i Patient Support Program e, naturalmente, tutti gli studi clinici.
Nel caso particolare dei trattamenti effettuati attraverso il Fascicolo sanitario elettronico (Dl 18 ottobre 2012, n. 179, art. 12, comma 5), l’acquisizione del consenso è richiesta dalle disposizioni di settore precedenti all’applicazione del Regolamento.
In questo particolare contesto, secondo le osservazioni del Garante, potrebbe essere ammissibile una rivalutazione normativa alla luce di quanto specificato da GDPR.
Per maggiori informazioni: https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato9375937.pdf
Laura Gatti
Consulente senior di marketing e comunicazione, collaboratore di riviste in ambito farmaceutico e sanitario e blog nel settore Healthcare. Appassionata di temi trasversali quali innovazione e evoluzione dei sistemi sociosanitari.
Ha operato come coordinatore del Centro Studi IQVIA, azienda leader nel settore della consulenza in ambito Lifescience.
Ha esperienza di consulenza manageriale con particolare focus sugli aspetti di comunicazione.
È parte della giunta del settore Pharma di A.I.S.M., Associazione Italiana Sviluppo Marketing, e consulente senior in G2 Startups per il settore Lifescience.